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La transizione sportiva si fa strada: il Living Lab nazionale Uisp

Dal progetto SportPerTutti arrivano appunti di viaggio e indicazioni per il futuro. La relazione di Pesce e gli interventi nel Living Lab tenuto a Roma

 

Riflettere, approfondire, ripartire di slancio: l’Uisp ha dedicato due giorni per tirare le somme del progetto SportPerTutti, partito nel gennaio 2022, e per approfondire il nesso che lega sviluppo associativo ed obiettivi sociali di sostenibilità, tenuti insieme dalla progettazione. Venerdì 1 e sabato 2 dicembre hanno rappresentato un’occasione di approfondimento e di illustrazione del lavoro fatto.

Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, ha introdotto la due giorni romana: “Un progetto promosso all’interno della strategia EU…ISP (EUROPA UISP), che ha visto l’Uisp essere la prima organizzazione in Italia a declinare secondo una lettura su sport e attività fisica le priorità dell’Agenda 2030 e delle politiche di coesione, esperienza ripresa in più occasioni anche dal ministro per lo sport e i Giovani Abodi. Ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 l’Uisp guardava da tempo, ricordo che li mettemmo al centro del nostro Congresso nazionale del 2017, che intitolammo “Periferie al centro: il movimento generattivo”.

“Accanto ai Living Lab, sul territorio sono state poi sviluppate azioni pilota su più ambiti, sostanzialmente sui tre assi in cui si declina la sostenibilità: sociale (azione SPORTOUS/promozione della figura dell’animatore sportivo territoriale e del vouchering sociale), economico (azione SPORT IMPACT LAB/constest per incubare e accompagnare idee per nuove professioni e imprenditorialità sportive), ambientale (azione UISP4SUSTAINABILITY/promozione della mobilità dolce)”.

“Oggi ci confronteremo e rifletteremo nel merito con interlocutori qualificati, veri e propri compagni di viaggio, all’interno di un sistema di reti e alleanze che ha da subito oltrepassato il perimetro della nostra associazione, esperienze che abbiamo messo e continueremo a mettere a disposizione dell’intero sistema sportivo e di terzo settore vasto del Paese”.

“Presenteremo primi risultati che riteniamo coerenti con le principali strategie sovranazionali, dall’Agenda 2030 alle Politiche di coesione 2021-2027, passando per il Piano d’azione globale OMS sull’attività fisica 2018-2030, che identificano lo sport come strumento prioritario per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo, sostenibilità, coesione, salute, contro disuguaglianze e discriminazioni, disparità di genere, promotore di pace e convivenza civile”.

“Una transizione sportiva che cerchiamo quindi di declinare attivamente nella sua triplice dimensione (ambientale, economica e sociale) per rafforzare un processo ormai avviato di piena emancipazione dello sport sociale; che ne valorizzi significativamente l’impatto prodotto sul benessere delle persone e sulla qualità della vita delle comunità e che lo legittimi a tutti gli effetti, per contribuire a riempire di contenuti, di diritti ma anche di doveri, quel nuovo comma dell’art. 33 della Costituzione, che nel riconoscere “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, ha necessità di essere agito pienamente”.

“L’attività sportiva e fisica – ha concluso Tiziano Pesce - come mezzo di attivazione sociale, volano di processi di partecipazione democratica, pianificazione e rigenerazione urbana, qualità della vita, rafforzamento dei legami di cittadinanza, sostenibilità, animazione sociale, educazione alla cura dei beni comuni e delle comunità. Grazie a questo progetto sostenuto dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Uisp ha avviato processi nei quali sono stati coinvolti enti del terzo settore, con il Forum capofila, l’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile, Università, con la rete Unisport, centri di ricerca, enti locali (fondamentale il confronto con l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani), scuole e centri educativi, organizzazioni di rappresentanza delle imprese, camere di commercio. Una mappa delle collaborazioni sempre più ampia con cui ci stiamo misurando, giorno dopo giorno”.

LEGGI LA RELAZIONE INTEGRALE DI TIZIANO PESCE

Al termine dell’apertura di Pesce si sono tenuti due panel: “Rigenerazione e transizione sportiva: l'azione Uisp per sostenere il cambiamento" e “La dimensione sociale, ambientale ed economica della transizione sportiva".

Vincenzo Manco, responsabile Centro Studi e Terzo Settore Uisp, in apertura del primo panel, ha sottolineato l’impegno dell’Uisp per assicurare salute e città sostenibili per tutti. “Viviamo un mondo urbanizzato che tende ad estendersi sempre di più – ha detto Manco - Un quadro che rischia di scavare un solco tra periferie e centri, producendo disgregazione ed emarginazioni. L’Uisp vuole capovolgere questo paradigma. Rigenerare spazi urbani e immaginare città più inclusive, con più partecipazione e cittadinanza attiva”.

Salvatore Farina, responsabile Uisp del progetto SportPerTutti, ha sottolineato l’ampiezza e la complessità del progetto, dal punto di vista ideativo, organizzativo, amministrativo e rendicontativo. I Living Lab regionali, ha detto, hanno generato nuove relazioni e nuove reti, dal mondo dell’imprenditoria a quello delle Università, passando per il terzo settore e per i Comuni.

Marco Celi, collaboratore Uisp esperto in processi di innovazione e sviluppo, ha presentato i risultati del progetto “SportPerTutti" illustrando come il progetto abbia indicato una strada alle Regioni: lo sport può essere un riferimento solido e convincente per i fondi strutturali regionali.  Lo sport deve diventare sempre di più uno strumento di infrastrutturazione sociale.

Successivamente Francesco Gambetti, coordinatore del progetto Uisp Sport Civico, ha presentato le attività del progetto mettendo in evidenza come abbia rappresentato una occasione efficace per i ragazzi delle scuole per intervenire concretamente nel cambiare il volto delle proprie città. “Se le zone vengono riqualificate e si migliora la situazione ambientale si moltiplicano le opportunità di sport – ha detto Gambetti – perché è possibile fare sport all’aria aperta, senza bisogno di andare negli impianti. Il progetto è stato comunicato in maniera capillare, come testimonianza di quello che si è fatto”

Elena Conti, di Anci Toscana, responsabile e capofila del progetto “Sport Act” ha presentato i contenuti del progetto su competitività economica e coesione sociale attraverso lo sport nelle zone transfrontaliere, legandolo alla rigenerazione economica e la promozione turistica. Il progetto ha permesso di aprire brecce in ambiti amministrativi che in passato non consideravano con attenzione le potenzialità dello sport.

Sara Vito, responsabile Bilancio sociale e Transizione ecologica Uisp, aprendo come moderatrice il secondo panel, ha ricordato come l’Uisp, in questi anni abbia saputo sperimentare pratiche in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, sia a livello nazionale, sia regionale e territoriale. Una capacità di elaborazione che l’Uisp ha saputo sintetizzare nel bilancio sociale, un contributo di metodo e di contenuti alla cultura del terzo settore.

Mauro Giannelli, responsabile formazione del Forum del Terzo settore, ha parlato di cultura della corporeità, di diritto al bisogno del corpo e alla sua valenza formativa. Ha aggiunto la proposta di trovare momenti di incontro tra animatore sportivo e animatore territoriale, formato dal terzo settore. 

Giulio Lo Iacono, segretario generale ASviS, ha sottolineato l’importanza dello sport come materia trasversale dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e ha parlato di concetto di inclusività e della necessità di avere visione integrata della società. Tutto si tiene: salute personale e salute del pianeta. (I.M.)

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